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F.A.Q.

Compressori a vite a velocità fissa
F.A.Q. sui compressori a pistone

Compressori a vite a velocità variabile
F.A.Q. sui compressori a vite

Compressori con motore a magneti permanenti
F.A.Q. sul trattamento dell'aria

 

 

F.A.Q. sui compressori a pistone

I compressori a pistone richiedono un serbatoio?

Per la maggior parte delle applicazioni, è richiesto un serbatoio. Tale componente, infatti, garantisce un flusso più regolare per l’utilizzo finale, ossia accensioni e arresti meno frequenti del compressore a pistone che riducono l’usura e gli interventi di manutenzione.

È possibile montare uno scaricatore automatico della condensa sotto il serbatoio? E, in questo caso, tale funzione è disponibile come opzione sui compressori a pistone?

Al fine di evitare la formazione di ruggine nel serbatoio e mantenere in efficienza il sistema dell'aria compressa, si consiglia vivamente di scaricare il serbatoio dopo ogni utilizzo. Tale operazione può essere eseguita manualmente oppure è possibile ordinare separatamente uno scaricatore automatico.

Sono necessari filtri a valle del compressore a pistone se quest’ultimo viene utilizzato con una portata in aria libera normalmente bassa? Sull’opuscolo sono indicati esclusivamente filtri da 1000 l/min?

È vero che la portata minima dei filtri è di 1000 l/min. Tuttavia non è rilevante se il flusso ammonta a 300, 500 o 700 l/min; l'unico limite riguarda la portata massima di 1000 l/min, importante sia con i filtri di un compressore a pistone che di un compressore a vite. Ciò che risulta fondamentale è:

- rimuovere le particelle di impurità dall'aria compressa, che potrebbero danneggiare gli attrezzi/equipaggiamenti finali

- rimuovere l'olio eventualmente presente nell'aria compressa, che potrebbe danneggiare il prodotto finale

Qual è la differenza tra la cilindrata del pistone e il flusso d'aria effettivo erogato?

La portata dei compressori a pistoni è indicata in tutti i cataloghi di vendita della maggior parte dei marchi. Questa è la quantità di aria che viene aspirata nel compressore prima che venga compressa. La portata in aria libera è l'aria compressa erogata dal gruppo pompante e questa portata viene sempre riferita a una pressione specifica.

F.A.Q. sui compressori a vite

In quanto tempo è previsto il recupero del maggior investimento di un compressore a inverter?

Generalmente tra 1-2 anni in condizioni normali e 4000 ore di funzionamento all'anno. Non di rado il recupero dell'extra-investimento si ottiene anche entro un anno

Qual è il principio operativo di un compressore a inverter?

In linea generale, presenta gli stessi componenti di un compressore convenzionale con alcune piccole differenze. Un compressore a velocità variabile è dotato di inverter integrato e, spesso, di un sistema di controllo più avanzato. L'inverter regola la velocità del motore in base alla richiesta effettiva di aria rilevata tramite un sensore che misura la pressione del sistema e che lo segnala al controller del compressore. Il controller, quindi, registrata la pressione e invia un segnale all'inverter che regola la quantità di aria che il compressore deve produrre per mantenere la pressione impostata.

Perché un compressore a inverter garantisce un risparmio energetico?

Perché un compressore a inverter/velocità variabile non produce una quantità d'aria superiore a quella richiesta. Un compressore convenzionale funziona entro una fascia di pressione. Quando raggiunge la pressione massima, la macchina entra in modalità di scarico, ossia il motore è in funzione ma non viene prodotta aria. Quando raggiunge il valore minimo della pressione, il compressore inizia nuovamente ad accumulare pressione fino a quando non raggiunge di nuovo la pressione di scarico. Un compressore a inverter/velocità variabile ha un tempo di scarico inferiore e funziona a un valore di pressione impostato, quindi generalmente presenta un'efficienza energetica superiore del 30% rispetto a un compressore a carico/a vuoto convenzionale.

Perché è necessario uno scarico del separatore d’acqua interno?

Innanzitutto, uno scarico del separatore d’acqua interno al compressore non è strettamente necessario ma può offrire alcuni vantaggi nei seguenti due casi:

1) Compressore a vite senza essiccatore integrato: l'utilizzo di un separatore d'acqua interno consente la rimozione di parte dell'acqua dall'aria compressa prima che questa venga erogata per l'utilizzo.

2) Compressore a vite con essiccatore integrato: l'utilizzo a monte dell'essiccatore consente la rimozione di parte dell'acqua, offrendo anche la possibilità di scegliere un essiccatore d'aria di taglia inferiore.

 

 F.A.Q. sul trattamento dell'aria

Perché sono necessari dei prodotti per un'aria di qualità?

Durante il processo di compressione, umidità e contaminazione dell’aria combinano con l’olio usato nel compressore il che crea impurità. I diversi prodotti per qualità dell’aria sono quindi necessari per purificare l’aria compressa per impedire che danneggiare l’atrezzatura. Di conseguenza, la qualità dell’aria è assicurata, l’efficienza e la produttività saranno aumentate e la durata dell’attrezzatura e degli strumenti sarà allungata. In sintesi, soluzioni per qualità dell’aria sono indispensabili usando un sistema ad aria compressa.

Quali sono i vantaggi di un essiccatore?

L'umidità è uno dei componenti dell'aria atmosferica che, dopo il processo di compressione, si trasforma in condensa e/o vapore. Un essiccatore rimuove tale condensa e/o vapore per ottenere un'aria compressa perfettamente deumidificata. Ciò determina una maggiore durata delle attrezzature, costi di manutenzione inferiori per effetto di una riduzione dei guasti, il mantenimento costante di una produzione efficiente e una qualità più elevata del prodotto finale.

Qual è la temperatura ambiente e di ingresso massima consentita per gli essiccatori?

La temperatura ambiente massima è pari a 45 °C mentre la temperatura di esercizio massima è di 55 °C.

Che differenza c'è tra gli essiccatori a refrigerazione e quelli ad adsorbimento?

Per raffreddare l'aria compressa, gli essiccatori a refrigerazione utilizzano un gas refrigerante. L'acqua presente nell'aria si trasforma così in condensa e può essere eliminata. Con questa tecnica è possibile ottenere un PDP di massimo 3 °C. Un essiccatore ad adsorbimento utilizza un materiale adsorbente denominato "sostanza igroscopica" per adsorbire l'umidità presente nell'aria compressa e rimuoverla mediante una fase di rigenerazione. Con questo metodo è possibile ottenere un PDP inferiore a 3 °C (-40 °C o -70 °C). Andrebbe utilizzato un essiccatore ad adsorbimento anche quando la temperatura ambiente scende al di sotto del punto di congelamento al fine di evitare la formazione di ghiaccio nelle tubazioni e negli impianti.

Dove deve essere posizionato l'essiccatore? A monte o a valle del serbatoio? Dove devono essere collocati i filtri?

La soluzione ottimale, per garantire un flusso d'aria compressa regolare e stabile in ingresso nell'essiccatore, consiste nel posizionare il serbatoio a monte di esso. Il filtro deve essere posizionato tra l'essiccatore e il serbatoio. L'ingresso di aria filtrata e pura all'interno dell'essiccatore, ne estende la durata di vita e garantisce una migliore qualità dell'aria prodotta. Fondamentale è chiedere al cliente qual'è l'utilizzo dell'aria compressa prodotta, ad esempio: se viene utilizzata nel settore alimentare, la strumentazione deve essere certificata rispetto determinate ISO. Rivolgersi al responsabile delle vendite se non si è sicuri della classificazione ISO oppure consultare l'opuscolo dei filtri.

Sono disponibili sistemi di controllo o monitoraggio per gli essiccatori a refrigerazione?

Gli essiccatori sono dotati di un solo indicatore PDP, che indica se il PDP è all'interno dell'intervallo (zona verde). NON sono disponibili segnali di ingresso e di uscita.

Quali vantaggi apporta l'installazione di uno o più filtri?

L'aria atmosferica contiene in origine molte impurità che, una volta compresse (e combinatesi con l'olio in caso di compressori a iniezione di olio), possono generare delle emulsioni abrasive e corrosive in grado di danneggiare le linee di distribuzione, i dispositivi pneumatici e il prodotto stesso. Per purificare l'aria compressa è disponibile una vasta gamma di filtri che garantiscono una maggiore produttività, qualità e affidabilità, un'usura ridotta della rete di distribuzione e la prevenzione anziché la riparazione dei guasti.

La condensa raccolta può essere scaricata direttamente senza ulteriori trattamenti?

No, una volta rimossa la condensa dall'aria compressa, è ancora necessario pulirla per essere allineata con le normative locali in materia ambientale. Per questo processo vengono utilizzati i separatori olio/acqua. La separazione di entrambe le sostanze (&olio d'acqua) produce acqua pulita che può essere scaricata facilmente. La quantità limitata di olio deve essere scaricata in un centro di smaltimento specializzato.

È utile installare un serbatoio dell'aria verticale?

Sì, è utile in quanto esso svolge varie funzioni diverse. Innanzitutto, poiché viene generalmente installato subito dopo il compressore, separa e rimuove già la condensa. Inoltre, stabilizza i picchi di pressione, assicurando un flusso di aria stabile a tutto vantaggio degli attrezzi finali. Infine, svolge anche una funzione di immagazzinamento per la gestione di consumi di aria elevati.

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