Quando si tratta di compressori d’aria, aspettare a effettuare la manutenzione quando si presentano malfunzionamenti non è consigliato. Programmare le attività di manutenzione in modo continuativo permette di evitare spiacevoli sorprese, che, in alcuni casi, possono impattare anche sulla continuità di produzione. La manutenzione preventiva garantisce la continuità di funzionamento e previene da rotture del compressore o di altri macchinari collegati ad esso e tutela la qualità della produzione.
La programmazione delle attività di manutenzione varia in base alla tipologia di compressore: infatti, i componenti della macchina necessitano di una manutenzione preventiva con tempistiche diverse. Le tipologie di manutenzione possono avere cadenza giornaliera, settimanale, o addirittura annuale o biennale; un corretto piano di interventi ricopre un ruolo cruciale per il tuo sistema di produzione.
In questo articolo, potrai trovare tutte le informazioni per pianificare le attività di manutenzione per:
Prima di effettuare qualsiasi operazione di manutenzione, assicurati che il compressore non sia alimentato!
Se utilizzi un comrpessore a pistoni per il tuo lavoro, ecco cosa veridiverificare care ogni otto ore di utilizzo (o quotidianamente):
Verifica se ci sono perdite d’aria o vibrazioni insolite. Dai un’occhiata a questo articolo per scoprire come identificare facilmente le fughe d’aria.
Ecco cosa dovresti fare almeno una volta a settimana:
Se l’ambiente di lavoro è particolamente umido o polveroso, ti consigliamo di attuare queste attività di manutenzione due volte alla settimana (o circa ogni 20 ore di utilizzo del compressore a pistoni).
Ogni mese (o dopo ogni 160 ore di utilizzo), controlla la tensione della cinghia.
Ogni tre mesi (o dopo ogni 500 ore di utilizzo):
Ogni sei mesi (o dopo 1.000 ore di lavoro):
La manutenzione di un compressore a vite richiede maggiori conoscenze tecniche rispetto a un compressore a pistoni. Per questo puoi rivolgerti al tuo centro assistenza di fiducia, che è formato per eseguire una manutenzione ad hoc. Prima di compiere qualsiasi operazione sul tuo compressore a vite, assicurati che non sia alimentato.
Le attività da svolgere quotidianamente, o almeno dopo otto ore di utilizzo, per mantenere sempre un corretto funzionamento del compressore a vite consistono in:
Almeno una volta al mese:
Ogni sei mesi (o dopo 1.000 ore di lavoro), bisogna attuare le seguenti mansioni:
La manutenzione di un compressore non lubrificato richiede meno tempo ed è generalmente più economica. Prima di compiere qualsiasi operazione sul tuo compressore a oil free, assicurati che non sia alimentato.
Ogni giorno, o ogni otto ore di lavoro, bisogna eseguire le seguenti mansioni di routine:
Ogni tre mesi, o ogni 500 ore di utilizzo del compressore, le attività da svolgere sono:
Le attività da svolgere semestralmente oppure ogni 1.000 ore di lavoro, sono:
Per mantenere il compressore, almeno una volta all’anno bisogna:
Con cadenza biennale bisogna sostituire le cinghie-V (ove presente) e le sonde di controllo delle valvole.
La maggior parte di compressori Ceccato può essere controllata da remoto con ICONS, che avvisa di eventuali anomalie direttamente sui tuoi dispositivi e ti aiuta a monitorare lo status del compressore in tempo reale. Scopri tutti i vantaggi di monitorare il sistema dell’aria compressa da remoto.
È bene condividere il piano di manutenzione del compressore con tutto il personale, in modo tale da svolgere le attività di manutenzione base direttamente sul luogo di lavoro. In ogni caso, è fortemente consigliato rivolgersi agli esperti per eseguire tutte le attività di manutenzione del compressore, specialmente per le macchine di grandi dimensioni. Se il tuo personale non è adeguatamente formato per eseguire la manutenzione sul compressore oppure non possiede alcuna qualifica per operare sul sistema dell’aria compressa, bisogna contattare un tecnico qualificato, soprattutto per le seguenti attività:
Ricorrere all’intervento di un esperto comporta un risparmio sia in termini di tempo che di costi, e assicura un lavoro svolto adeguatamente. Ultimo, ma non per importanza, l’intervento dell’esperto garantisce sempre la massima sicurezza, anche nello svolgimento delle mansioni più complesse.